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#Tendenze
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Cestino per il riciclaggio Oslo: adatto a qualsiasi ambiente esterno
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Cestino per il riciclaggio Oslo: adatto a qualsiasi ambiente esterno
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Il bidone per il riciclaggio Oslo è molto resistente e si adatta a qualsiasi ambiente. È appositamente progettato per resistere alle intemperie, quindi può essere installato sia in aree urbane che rurali come le grotte di Barać (Croazia).
Può essere installato singolarmente o formare stazioni di riciclaggio.
Ha un coperchio con la parte superiore arrotondata per evitare che la pioggia o la neve entrino nel bidone e che gli oggetti vi si depositino sopra. La deposizione del residuo avviene tramite le sue aperture anteriori e posteriori.
È versatile. Si trova con diversi sistemi di raccolta: anello interno intelligente o fodera interna intelligente. Diversi tipi di apertura per lo svuotamento: porta frontale o coperchio superiore incernierato. In diverse capacità: 40, 75 e 100 litri. Con e senza posacenere. E in diversi materiali: acciaio galvanizzato e acciaio inossidabile.
I residui da depositare sono ben identificati da una placca di alluminio fissata al coperchio.
Opzionalmente ha anche basi in acciaio inossidabile e acciaio galvanizzato per abbellire e stilizzare il bidone.
Allo stesso modo, e per ambienti estremamente aggressivi a causa di un alto livello di salinità e umidità, è disponibile un trattamento addizionale specialmente indicato per aumentare la sua resistenza alla corrosione e proteggerlo contro tali ambienti aggressivi.
Le Grotte di Barać sono un'istituzione pubblica per la gestione dei valori naturali protetti nel territorio del Comune di Rakovica in Croazia. Questa istituzione pubblica gestisce un habitat naturale protetto: le grotte di Barać e la rete ecologica Natura 2000, dove si possono fare diversi percorsi escursionistici contrassegnati come lupo, lince e orso. Di tutta l'area protetta sotto la categoria di ˝Paesaggio significativo˝, con una superficie totale di 5,19 km2, le grotte di Barać sono sicuramente l'attrazione più famosa. Queste grotte, che danno il nome all'intera area protetta, furono aperte per la prima volta ai visitatori nel 1892.