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Lamiera stirata ed edilizia sanitaria a Torino
Le lamiere stirate di Fratelli Mariani sono diventate parte integrante del progetto di ampliamento del Centro di Biotecnologie e Medicina Traslazionale dell’Università di Torino sull’area ex Scalo Vallino.
dell’Università di Torino sull’area ex Scalo Vallino. In particolare, si tratta del secondo lotto che affiancherà il centro di Biotecnologie Molecolari, in via Nizza 52, per poi costituire il Parco della Salute e delle Scienze di Torino, uno dei centri di ricerca più grandi d’Italia.
Photo credits: UNITONews
Il progetto del Centro di Biotecnologie e Medicina Traslazionale
L’edificio in questione misura circa 23 metri di altezza per una superficie di 26.000 metri quadrati, comprensiva di laboratori destinati al personale universitario e aree parcheggio. Lo spazio rappresenta un catalizzatore della ricerca nel campo della genetica, con l’obiettivo di coniugare le eccellenze in campo sanitario, scientifico, organizzativo e formativo, in stretto rapporto con le imprese. In questo modo, l’asse della cura e della salute potrà contare sulla ricerca pre-clinica, al fine di garantire livelli elevati di risposta ai bisogni sanitari. All’interno di questo polo, la concentrazione di tecnologie applicate alla medicina, ingegneria bio-medica e bio-ingegneria, mira a creare occasioni di sviluppo economico, sociale e occupazionale, in stretto contatto con i centri di ricerca italiani e internazionali, a partire da Milano e Lione.
Le tre tipologie di lamiere stirate di Fratelli Mariani impiegate
In questo contesto di innovazione ed eccellenza, la nostra azienda ha fornito le lamiere stirate all’impresa costruttrice SECAP per rivestire la facciata del nuovo edificio del Centro di Biotecnologie e Medicina Traslazionale dell’Università di Torino.
In particolare, le lamiere stirate scelte sono di tre tipologie diverse:
Noma
Raval
Jerez XS
La scelta della Noma riflette il concept dell’edificio: contemporaneo, innovativo e minimalista, capace di trasmettere l’eccellenza e l’autorevolezza del centro con un’apprezzabile trasparenza. Quest’ultimo è un valore fondante tanto del progetto sanitario quanto della progettazione e realizzazione edilizia. Aspetto non trascurabile per la scelta di Noma è la sua adattabilità a superfici di grandi dimensioni.
A differenza di Noma, la seconda tipologia di lamiera utilizzata, Raval, è adatta a ogni tipo di facciata. Il suo impiego nell’edificio è il giusto compromesso tra dimensione della maglia e percentuale del rapporto di vuoto su pieno, per un risultato equilibrato e di ampio respiro, capace di valorizzare finiture, come verniciatura o anodizzazione colorata.
L’utilizzo di questi due prodotti garantisce una schermatura totale o parziale della luce solare, pur permettendo il passaggio d’aria. A questo aspetto funzionale, si aggiunge la componente estetica, accentuata da una delle lamiere stirate di ultima generazione: Jerez Xs.
L’armonia delle sue forme la rende la tipologia indicata per decorare una facciata dal design moderno e dinamico. Rispetto alla Jerez, la Jerez Xs è meno fitta e offre un’allure più leggera.
La partecipazione a questo progetto segna la ripresa della nostra attività, per portare in Italia e nel resto del mondo le lamiere stirate e reti metalliche, per l’architettura e l’industria, prodotte all’interno dei nostri stabilimenti di Cormano.
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