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Achille Castiglioni era uno di una generazione di progettisti italiani che hanno girato la lingua del disegno sulla relativa testa dopo la seconda guerra mondiale.
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A partire dal momento ha installato il suo studio a Milano in 1944, con il suo pilastro Giacomo del fratello, lui ha cominciato la presa delle cose ordinarie e tradurrle in soluzioni deliziose per vita di tutti i giorni. Ha trasformato una sede del trattore in un piccolo sgabello bello ed ha fatto un foro attraverso la base di marmo 65kg della sua luce ora famosa “del Arco„, in modo da potrebbe essere trasportata dai due uomo con un perno di rotolamento o un manico per scope. Per Castiglioni, l'immaginazione senza briglia ha trasportato la funzionalità assoluta.
“Era umile ed infinito inquisitve, una spugna completa per le idee,„ dice la sua più giovane figlia Giovanna Castiglioni, favorito del padre self-confessed, che era 30 quando il suo padre è morto in 2002. La settimana scorsa stava occupando una cabina che visualizza alcuni dei suoi disegni al disegno del centro Doubai giusto, come vice presidente del Fondazione Castiglioni. La sua missione: per mantenere il suo vivo nome e suo progetta nella produzione. “Achille è uno di che cosa denominiamo il maestri [padroni] in Italia, ma ci sono alcuni che stiano dimenticando l'importanza di questa eredità di disegno, in modo da stiamo lavorando duro, viaggiando il mondo per ricordare alla gente.„
Giovanna successiva ha preso alla fase nella sala della fiera. Il suo colloquio sul lavoro del suo padre era come nessun altro. Circondato dai disegni del Achille, Giovanna, che ha addestrato come geologo, li ha spiegati nei termini del laico ma con conoscenza ed entusiasmo della figlia. “Se questi oggetti sono ancora nella produzione, quindi significa che il mio padre è ancora vivo,„ dice, prendendo il cucchiaio di plastica traslucido ha progettato per Alessi in 1962, che ottiene ad ogni angolo di un vaso della maionese ed è ancora ampiamente sulla vendita. Altre parti ampiamente sono copiate. “Ci sono molti lampade del Arco di falsificazione fuori là,„ dice Giovanna. “Achille ha detto quello da copiare era essere ammirato, ma non penso che Flos lo vedesse abbastanza come quello.„
Indietro a Milano, Giovanna si occupa del museo Achille Castiglioni dello studio in piazza Castello, che è aperta al pubblico con la prenotazione avanzata. “È l'unico museo in cui potete vedere una donna di 83 anni fumare,„ lei dice, riferendosi alla sua madre Irma, che visita giornaliere. “Ed incitiamo la gente a sederci sulle sedie ed a raccontarci le loro storie circa i disegni del Achille.„
Il museo è mantenuto vivo, anche, con gli interventi continui di più giovani progettisti, a che sono invitati per rispondere e riorganizzare lo spazio mentre gradicono. In febbraio ospiterà la relativa prima esposizione di arte, curated da Edoardo Bonaspetti, il redattore dello scomparto della mousse e del Pinto di Luca Lo di Kunsthalle di Vienna. “Stiamo aprendo lo studio agli artisti. Lo vogliamo sentire l'odore dell'atmosfera,„ dice Giovanna. “Il mio padre ha detto sempre, “se non siete curioso, quindi non dà in su. „„ È definitivamente in esso per la lunga distanza.