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#Tendenze
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OMA porta la Visione di Pierre Paulin alla Casa di Bordeaux
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Più di 50 anni dopo che il defunto designer francese Pierre Paulin ha concepito per la prima volta un sistema modulare di arredi residenziali, il cosiddetto "Programma Pierre Paulin" è finalmente giunto a compimento, grazie alla convergenza di diversi rapporti professionali e familiari.
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Sviluppata tra il 1969 e il 1972, la visione di Paulin era quella di creare pezzi che, disposti in una griglia, permettessero agli utenti di definire e regolare i propri spazi abitativi. L'azienda di famiglia dedicata a portare avanti l'eredità del designer, Paulin Paulin Paulin Paulin (PPP), ha prodotto i mobili non realizzati in precedenza, chiedendo a OMA di installare il set unico nella rivoluzionaria casa di Bordeaux (1998) nel sud-ovest della Francia. Progettata da Rem Koolhaas per la famiglia Lemoine, la residenza - una delle opere costruite in precedenza dallo studio - è caratterizzata da una piattaforma centrale mobile, poiché il cliente, Jean-François Lemoine, ha utilizzato una sedia a rotelle.
Paulin e PPP hanno diversi legami significativi con la Casa di Bordeaux: Hélène Lemoine, la moglie di Jean-François, ha lavorato su tessuti e colori per Paulin e ci vive ancora. Uno dei tre figli di Lemoine, Alice, è sposata con il figlio di Paulin, Benjamin, e la coppia gestisce PPP.
La mostra della casa arredata in PPP, visitabile fino a fine gennaio (ed eventualmente anche oltre), è gratuita e aperta al pubblico su appuntamento. OMA dice a RECORD che, a lungo termine, i pezzi del Programma Pierre Paulin saranno messi a disposizione di un pubblico più ampio.