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Gli organizzatori della Biennale di Architettura di Venezia hanno posticipato l'apertura della manifestazione in risposta allo scoppio del coronavirus COVID-19 in Italia, riducendo il festival a soli tre mesi.
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La Biennale si svolgerà dal 29 agosto alla data di chiusura originariamente prevista per il 29 novembre. L'apertura era originariamente prevista per il 23 maggio.
L'Italia sta attualmente affrontando la peggiore epidemia europea di coronavirus, con 3.089 casi confermati e oltre 100 decessi segnalati. La regione Veneto, di cui Venezia è il capoluogo, è tra le più colpite, con oltre 300 casi e almeno sei morti.
In un comunicato, gli organizzatori della Biennale hanno affermato che la decisione di posticipare l'apertura è stata "una conseguenza delle recenti misure precauzionali in materia di mobilità adottate dai governi di un numero crescente di paesi in tutto il mondo, che avranno un effetto domino sulla circolazione delle persone e delle opere nelle prossime settimane".
"Questo periodo di tempo coincide con la delicata fase iniziale di allestimento di una mostra internazionale complessa come la Biennale Architettura, che coinvolge architetti e istituzioni di oltre 60 paesi di tutti i continenti", si legge nel comunicato.
"Questa situazione mette a rischio la realizzazione della Mostra nella sua interezza in tempo per la data di apertura annunciata, compromettendone la qualità. Inoltre, un rinvio a breve termine potrebbe risultare inefficace, vista la complessità della macchina organizzativa, il numero e l'importanza dei soggetti coinvolti e la probabile assenza di molti di essi"
Il servizio Smart Traveller del Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio consiglia ai viaggiatori che si recano in Italia di "esercitare un alto grado di cautela"
La mostra australiana alla Biennale è co-curata da Jefa Greenaway e Tristan Wong. Per saperne di più sul padiglione australiano, leggete la nostra intervista ai co-curatori.
L'annuncio della Biennale di Venezia segue il rinvio del Salone del Mobile di Milano, il cui inizio era originariamente previsto per il mese di aprile. Milano è il capoluogo lombardo, che confina con il Veneto, ed è la regione più colpita dal virus.