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#Ispirazione
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I film di Hitchcock creano l'atmosfera per questo progetto di interior design virtuale
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L'Atelier Avéus crea uno storyboard ispirato ad Alfred Hitchcock con le sue novità, uno spazio virtuale per la curiosità e l'evasione
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I riferimenti culturali sono profondamente incisi nell'opera dell'Atelier Avéus - studio di design fondato dall'architetto e designer francese Morgane Roux. Per la sua ultima collezione, Atelier Avéus ha costruito un ambiente interno virtuale che permette al pubblico di evadere all'interno, ispirato a film iconici diretti da Alfred Hitchcock.
Roux è stato attratto dalla peculiarità delle scenografie di Hitchcock quando ha lavorato alla direzione artistica di questo progetto. Hitchcock spesso rappresentava il mondo fisico come una proiezione di una persona disturbata mostrata attraverso una scenografia suggestiva ed effetti di luce", spiega Roux. In un clima di suspense e drammaticità, lo storyboard dell'Atelier Avéus si sviluppa in tre spazi: La Confinement Room, la Uncanny Lobby e la Secret Hotel Room.
Un letto sfatto, una porta incrinata e un'illuminazione al crepuscolo costituiscono l'interno dell'hotel, con lo Specchio della Console che riflette la zona minacciosa - alludendo alla nozione di doppia identità del thriller psicologico Vertigo del 1958. Al centro di The Uncanny Lobby c'è una luce a sospensione in acciaio e vetro smerigliato - protagonista in quest'area di suspense e limbo - cosa c'è al piano superiore, cosa c'è al piano inferiore?
Nel descrivere The Confinement Room, Roux dice: "L'architettura della stanza è uno strumento di sguardo che diventa gradualmente più efficiente con l'aumentare dell'oscurità. L'enorme finestra fornisce una fuga visiva verso il regno pubblico rafforzando, al contrario, l'isolamento del personaggio che abita la stanza". Questo luogo prende spunto dalla Finestra sul retro del 1954 e adotta un senso di osservazione simile: un luogo pieno di stranezze, ma allo stesso tempo vuoto.
La sedia è parte integrante di The Confinement Room - un pezzo di tappezzeria con un tessuto di lana bouclé e viscosa, ma pur essendo morbida al tatto, i suoi bordi sono architettonici e danno un senso di scultura nel luogo solitario.
Mescolando in modo eloquente realtà e finzione, i palcoscenici teatrali offrono un altro strato ai progetti dell'Atelier Avéus, estrapolati dalla loro abituale domesticità e propinati come oggetti di scena cinematografica. Spiega Roux, "offusca ancora di più i confini tra il cinema e la rappresentazione in 3D adottando i codici visivi di un film", lasciandoci ancora più incuriositi.