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L'azienda americana Steelcase ha utilizzato i disegni d'archivio dell'architetto Frank Lloyd Wright per creare la Racine Collection, una linea di mobili per l'ufficio.
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La linea di mobili di Steelcase, che comprende scrivanie e sedie, è stata chiamata Racine Collection in onore della città in cui Wright creò l'edificio della SC Johnson Administration nel 1939. L'edificio ospitava le versioni originali dei mobili, anch'essi prodotti da Steelcase.
In collaborazione con la Frank Lloyd Wright Foundation - principale custode dell'archivio dell'architetto americano - Steelcase ha sviluppato i nuovi progetti nel corso di due anni, seguendo da vicino l'originale.
Nel corso dei 70 anni di carriera di Wright, durante i quali ha svolto un ruolo significativo nel plasmare l'architettura moderna, ha lasciato migliaia di disegni e progetti di edifici e mobili.
"Wright, fortunatamente, ci ha lasciato una guida", ha dichiarato a Dezeen Stuart Graff, amministratore delegato della Frank Lloyd Wright Foundation. "Wright voleva che le persone abbracciassero i principi e mostrassero ciò che erano in grado di fare"
I primi oggetti della collezione comprendono scrivanie, sedie da ufficio e salotti, tutti ricavati dai progetti utilizzati nell'edificio SC Johnson.
Le scrivanie e le sedie sono state sottoposte a una serie di modifiche, in particolare a un aumento delle dimensioni, in quanto Steelcase ha scoperto che solo il 20% degli uomini americani avrebbe avuto spazio per le gambe nel progetto originale.
Anche le iconiche sedie a tre gambe sono state modificate per avere quattro gambe, a causa di problemi di stabilità.
Sono stati implementati anche piccoli dettagli, come la sostituzione dei cassetti a molla delle scrivanie con dei magneti. Per il resto, la struttura di base dei progetti rimane fedele agli originali.
"Abbiamo un impegno comune per l'eccellenza", ha dichiarato a Dezeen Meghan Dean, direttore generale delle partnership di Steelcase.
"Ma era importante dialogare con la fondazione e dire 'Ehi, abbiamo un modo migliore' senza intaccare l'originale"
Utilizzando una tavolozza derivata da una fotografia del set di matite di Wright, la collezione sarà disponibile in una varietà di colori diversi, tra cui una serie completamente nera. Un'altra opzione comprende la configurazione in noce e rosso Racine dei disegni originali.
Graff ha dichiarato che la collezione non deve essere vista come un remake ma come una "reimmaginazione" degli originali.
"L'eredità è una cosa viva e non una collezione d'arte che guarda all'indietro", ha dichiarato a Dezeen, aggiungendo che si tratta di una svolta rispetto alle precedenti collaborazioni della fondazione.
"In passato, la fondazione era più interessata a riproduzioni pedisseque e non dava la libertà di ricreare"
Graff e Dean hanno anche sottolineato che questa prima iterazione è "solo l'inizio" della collaborazione e che il team spera di attingere al vasto archivio di Wright per continuare a reimmaginare i progetti originali.
Alla domanda sul perché la fondazione abbia scelto di reinventare questi progetti a distanza di quasi cento anni, Graff ha risposto che la scelta è dovuta alla necessità di "tornare" ai principi del lavoro di Wright.
"Abbiamo visto un sacco di progetti che richiamano l'attenzione su se stessi ma non sono in relazione con il mondo circostante", ha detto.
Gli architetti e i designer di tutto il mondo continuano ad essere affascinati dai progetti di Wright. La scorsa settimana, Dezeen ha pubblicato i lavori dell'architetto David Romero, che utilizza un software per creare rendering di edifici progettati da Wright ma mai costruiti.
Altri marchi hanno lanciato le proprie riedizioni di mobili di Wright, tra cui Cassina nel 2018, che ha realizzato un remake della poltrona Taliesin 1.
