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#Tendenze
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Il trio di Nao Iwamatsu risplende nell'apprezzamento di un ieri industriale
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Se dovessimo scegliere una colonna sonora per accompagnare il trio di luci della designer industriale giapponese Nao Iwamatsu esposte al SaloneSatellite durante la Settimana del Design di Milano 2023, saremmo propensi a scegliere questa canzone che condivide un nome e un tema simili, celebrando la modernità e i legami emotivi della nostalgia.
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Con sede a Tokyo, Iwamatsu si ispira all'estetica degli oggetti costruiti dall'uomo, un'attrazione che il designer attribuisce al periodo in cui ha lavorato per un'azienda produttrice di apparecchiature informatiche a livello mondiale, dove si producono apparecchiature industriali, macchine multifunzionali, apparecchiature mediche e altri macchinari di produzione. I dettagli spesso trascurati della bellezza industriale sono evidenti in tutte e tre le collezioni a tema libero.
La prima delle tre è LOTUS, una soluzione illuminotecnica che collega la storia della luce dalle sue fonti più primitive e primordiali alla sua più moderna incarnazione illuminata a LED. Il design è offerto con una scelta di due diverse basi e due diverse sorgenti luminose, che invitano a una disposizione flessibile in cui fiamme autentiche e LED tremolanti sono disponibili in un'unica forma. Iwamatsu paragona l'illuminazione risultante a quella di un bellissimo paesaggio, "come un loto in uno stagno"
FLIGHT trae ispirazione dalle luci rosse lampeggianti dell'aviazione che si trovano in tutta Tokyo e che evocano sensazioni di "volo, altezza ed esotismo, portandovi in un viaggio immaginario" Il morbido bagliore del rosso dipinge le superfici vicine, mentre le forme monolitiche e geometriche emanano una presenza quasi minacciosa, riflettendo un elemento di pericolo implicito e abitando lo spazio tra l'illuminazione d'atmosfera e un oggetto puramente decorativo.
RIM, l'ultima delle tre lampade, è disponibile come lampada da terra, a sospensione e da tavolo ed è costruita utilizzando una rete di acciaio inossidabile ad alta densità e ultra-fine, originariamente sviluppata per uso industriale come paralume. Le proprietà del paralume finemente perforato trasformano la luce in un bagliore con la calda presenza di una fiamma, un risultato intenzionale ispirato alle tradizionali lanterne giapponesi di carta chiuse, note come andon. Al posto della carta di riso, Iwamatsu ha scelto la rete di acciaio inossidabile per dare un'interpretazione più industriale e contemporanea dell'illuminazione delle lanterne.
"Le luci sono state concepite ispirandosi a oggetti artificiali", spiega Iwamatsu. "Concentrandosi sulle tecnologie che hanno contribuito allo sviluppo dell'umanità, queste luci [vogliono] diventare una nuova nostalgia per il futuro"
Il trio di progetti di illuminazione di Iwamatsu è stato esposto al SaloneSatellite durante la Settimana del Design di Milano 2023 e il designer ha invitato tutti gli interessati a visitare il suo sito web.