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#Fiere ed eventi
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Archivio degli spazi
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La mostra alla SK Stiftung Kultur mostra che il lavoro enorme il fotografo austriaco Margherita Spiluttini ha fatto dagli anni 80, bloccanti con la sua macchina fotografica l'essenza dell'architettura.
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Dall'inizio degli anni 80, Margherita Spiluttini sta funzionando come fotografo indipendente, soprattutto nella sua patria Austria, ma anche in Svizzera, in Italia ed in Germania.
Dopo molti anni di collaborazione con gli architetti, i teorici e gli artisti ha sviluppato un archivio enorme di materiale fotografico. Usa la sua macchina fotografica per esplorare le costruzioni come costruzioni giornalieri. Blocca le viste delle strutture rifinite e non finite differenti degli spazi interni ed esterni delle costruzioni terrene e rappresentative, delle strutture trascurate e distrutte, delle strade, dei brownfields e dei paesaggi di urbani e naturali dei ponticelli, da tutti i generi di angoli differenti.
Il suo interesse all-encompassing negli spazi costruiti è evidente quanto il rapporto che documenta fra ogni forma strutturale ed il relativo ambiente. Piuttosto di un aspetto isolato, lei cerca di bloccare sulla macchina fotografica che l'essenza dell'architettura come lei la sperimenta, interferito fra la relativa condizione ideale ed utilitaria.
Di conseguenza, Margherita Spiluttini definisce il genere di test di verifica che di classificazione considera necessario trasportare ed archivare le fotografie ed il lavoro di mostra sviluppato per parecchi periodi creativi. Le funzioni cronologiche o scientifico-storiche svolgono un ruolo secondario nel catalogare il lavoro. Invece mette a fuoco sui processi ed i termini differenti di ricezione, la prestazione di vari mezzi usati per presentare le sue immagini, l'effetto del soddisfare, così come le funzioni convenzionali come il rapporto fra luce, colore, materiale e l'oggetto nel fuoco e l'interazione degli spazi all'aperto con l'oggetto progettato, o cioè l'interazione fra la realtà, la composizione, l'indicazione ed il significato.
La mostra trasferisce questo metodo a più strati in un individuo, la presentazione installazione-basata delle associazioni ed i dialoghi che inoltre risponde alla struttura di costruzione della stanza di mostra. L'architettura come forma di espressione, come specchio del relativo proprio tempo, ancora una volta è riflessa in questo modo. Le immagini selezionate di colore di gran-disposizione degli oggetti e del punto di viste molto differenti di paesaggio ai congruencies strutturali nelle cose di senso corrispondono tra loro.