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Intervista ad Alex Selma, Yonoh Creative Studio

Yonoh Creative Studio ha disegnato per Rexa il lavabo a terra Ethere.

Il duo composto da Clara del Portillo e Alex Selma, il cui lavoro si è distinto nel corso degli anni per il progressivo affermarsi della propria voce, raramente ha subito condizionamenti dalle tendenze estetiche in voga. Con sede a Valencia, lo studio spagnolo vanta anni di riconoscimenti e collaborazioni con marchi internazionali.

Da quanti anni lavorate nel settore?

Clara ed io ci siamo conosciuti nel 2004 durante una mostra di giovani designer. Dopo diversi anni di collaborazione, abbiamo deciso di fondare Yonoh. Da allora, dopo 18 anni, continuiamo con la stessa energia e entusiasmo del primo giorno.

Quali sono i principali passaggi nel vostro processo di progettazione in generale?

Per noi, il processo di concettualizzazione è fondamentale e richiede una dedizione considerevole. Clara ed io adottiamo metodi diversi: mentre lei solitamente porta avanti l'intero processo in studio, personalmente preferisco cercare ispirazione in luoghi isolati, dove posso abbozzare schizzi, concetti o dettagli nel mio quaderno.

Una volta identificato un concetto che riteniamo valido passiamo, dalla fase iniziale su carta, a una fase più tecnica, dove sviluppiamo l'intero progetto utilizzando programmi 3D. Sin dall'inizio, cerchiamo di progettare l'esecutivo, dettagliando meticolosamente ciò che desideriamo evidenziare. Questo passaggio è cruciale, poiché ciò che ci piace nel disegno diventa una parte rilevante qui, o forse viene scartato.

La collaborazione con l'azienda nello sviluppo finale del progetto è fondamentale anche per noi. Impariamo molto da queste collaborazioni e a volte incontriamo ostacoli che richiedono adattamenti. Curiosamente, questi arrangiamenti spesso portano a miglioramenti notevoli del design finale.

Infine, partecipiamo attivamente al lancio del prodotto, fornendo supporto all'azienda in aspetti come la presentazione del prodotto e la narrazione.

Qual è stata l'ispirazione principale dietro il design di Ethere?

Il nostro obiettivo principale era progettare un lavabo in cui l'acqua scomparisse senza rivelare lo scarico, che solitamente non è la caratteristica più piacevole esteticamente. Abbiamo avuto l'idea di creare una vaschetta sospesa all'interno del lavabo per coprire appunto lo scarico che potesse anche servire anche come supporto per oggetti. In questo modo, sarebbe stato possibile lasciare sapone o altri articoli senza dover allontanare le mani dal lavabo, evitando così i tipici schizzi sul piano o sul pavimento. Da lì, abbiamo iniziato a lavorare sulla forma complessiva dell'oggetto, rendendolo gradualmente più leggero fino a ottenere un pezzo che rappresentasse l'epitome di funzionalità, estetica e leggerezza.

Qual è la combinazione di materiali preferita per Ethere?

Fin dall'inizio, abbiamo immaginato una combinazione monocromatica di materiali diversi. I nostri preferiti includono l'accostamento di Corian® bianco con marmo di Carrara, così come la combinazione di Corian® nero con marmo nero Marquina.

Come è stata l'esperienza con Rexa e le tecniche di produzione utilizzate per realizzare il lavabo?

La collaborazione è stata davvero eccellente! È molto piacevole collaborare con aziende che sanno quello che fanno e aggiungono valore al prodotto, e con Rexa è andata esattamente così. Fin dai primi incontri, abbiamo collaborato per trovare le migliori soluzioni e, come risultato di questa partecipazione, è emerso un progetto di cui siamo più che soddisfatti e che siamo certi diventerà un pezzo rilevante nel catalogo dell'azienda. È anche molto importante per noi che le aziende sappiano valorizzare e contestualizzare il prodotto, e Rexa sa fare tutto ciò molto bene.

Come immaginate Ethere: integrato negli ambienti domestici o di ospitalità come hotel, ristoranti?

Di certo, Ethere è versatile, lo immaginiamo all'interno di ristoranti ed hotel; è un elemento spettacolare che permetterà agli interior designer di inserirlo facilmente. Poi, sicuramente, si farà strada gradualmente negli ambienti privati, magari anche come lavabo da appoggio...

Quali consigli offrireste ai giovani designer che aspirano a entrare nel mondo del design industriale?

Diciamo sempre che per essere un designer non serve solo fare “bene” le cose, questa capacità si affina col tempo e l’esperienza. L'importante è avere molta perseveranza in una continua ricerca di miglioramento. Inoltre, raccomando sempre di collaborare con partner che hanno visioni diverse, poiché ciò migliora la qualità dei progetti. La combinazione di competenze distinte ma complementari spesso rende lo studio più efficiente e produttivo.

E quali consigli offrireste alle aziende italiane che desiderano collaborare con designer per sviluppare nuovi prodotti?

Ci sono pochi consigli... Il mercato è pieno di designer con immense aspirazioni di collaborare con aziende italiane. Il marchio "Made in Italy" è altamente riconosciuto a livello internazionale, e i prodotti italiani sono ricercati ovunque. Dobbiamo essere molto grati all'Italia perché, quasi fin dall'inizio, ci ha aperto le porte per una fantastica collaborazione da cui abbiamo imparato moltissimo.

Intervista ad Alex Selma, Yonoh Creative Studio

Info

  • Via Maniago, 57A, 33080 San Quirino PN, Italy
  • Federica Garofalo

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