Corpi illuminanti ATEX e Antideflagranti: non sono la stessa cosa

Corpi illuminanti ATEX e Antideflagranti: non sono la stessa cosa

I termini ATEX e Antideflagrante vengono spesso confusi, ritenendo che si tratti dello stesso concetto, nulla però potrebbe essere più lontano dal vero. Questo errore può inoltre comportare un pericolo per l'impianto e una grande responsabilità per fabbricanti e installatori. Si rende pertanto necessario fare le dovute precisazioni.

ATEX

Viene denominata ATEX l'atmosfera che può essere potenzialmente esplosiva a causa dei gas, dei vapori, delle polveri o delle fibre infiammabili che contiene. Queste atmosfere possono generarsi in un momento specifico, oppure possono essere presenti in modo costante. Un corpo illuminante ATEX è un corpo illuminate destinato a essere collocato in questi spazi, poiché per la sua costituzione e i suoi materiali non può innescare un'esplosione. Consideriamo ATEX spazi quali laboratori, cabine di verniciatura, sale di pompaggio e/o sale di compressori di liquidi, interno di frigoriferi o essiccatoi, solo per citarne alcuni.

All'interno delle atmosfere esplosive distinguiamo varie zone, tenendo conto di diversi parametri, quali la frequenza con la quale si generano tali atmosfere esplosive, la loro durata e la natura di dette atmosfere. Distinguiamo sei zone differenti: Zona 0, 1, 2, Zona 20, 21 e 22. Ogni zona presenta caratteristiche diverse, spetta pertanto al committente o alla divisione tecnica scegliere, sotto la propria responsabilità, il corpo illuminante più adatto in funzione della zona interessata.

Questi impianti sono raccolti e regolamentati dalla DIRETTIVA 2014/34/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 26 febbraio 2014 concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (rifusione).

Oltre alla marcatura per zone, esistono decine di norme che disciplinano questo tipo di corpi illuminanti, con una media di due o tre norme per ogni tipo di protezione. Il catalogo di Airfal prevede anche corpi illuminanti Antideflagranti (Protezione "d"), Sicurezza Aumentata (Protezione "e") e Respirazione Limitata (Protezione “nR").

Il processo per l’immissione sul mercato di un nuovo corpo illuminante ATEX è molto più complesso rispetto a quello previsto per corpi illuminanti stagni o industriali. Per poter installare un prototipo reale, un Organismo Notificato deve approvare un prototipo sulla carta. Il modello deve superare alcune prove e verifiche ispettive rigorose che ne certifichino l'idoneità e, a sua volta, anche il produttore sarà sottoposto a verifiche ispettive annuali obbligatorie.

Corpo illuminante Antideflagrante

Un corpo illuminante antideflagrante è un corpo illuminante ATEX progettato affinché, nel caso ipotetico in cui si insinui un'atmosfera potenzialmente esplosiva e al suo interno si inneschino una scintilla o un’esplosione, tale deflagrazione rimanga all'interno del corpo illuminante e non si propaghi all'esterno, evitando i rischi annessi e connessi.

È molto importante specificare che tutti i corpi illuminanti Antideflagranti sono ATEX, ma non tutti gli ATEX sono Antideflagranti; è pertanto necessario prestare particolare attenzione alla marcatura che ci occorre per sapere quale corpo illuminante ordinare.

Catalogo ATEX Airfal

Airfal International è l'unica azienda spagnola a fabbricare i propri corpi illuminanti ATEX, con 6 corpi illuminanti testati e conformi alla normativa prevista. Spicca il corpo illuminante Pyros che, oltre ad essere marcato ATEX, è antideflagrante grazie ai materiali della sua custodia e al modo di unirli. Si tratta dell'unico modello che, oltre a essere ATEX, vanta la Protezione "d". Airfal offre anche i corpi illuminanti Flame, Secure e Minex, quest'ultimo appositamente progettato per l'illuminazione in miniere e spazi sotterranei soggetti all'accumulo di gas. Sempre nel catalogo Airfal scopriamo la Lumex e la Taurus, perfette per spazi industriali che non siano miniere e con tetti particolarmente alti.

La divisione di Ricerca, Sviluppo e Innovazione sta già lavorando alla creazione di nuovi modelli ATEX che prevede di presentare nei prossimi mesi.