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Nuove texture ossidate per Planium
L’ossidazione del metallo è un’operazione semplice o complessa?
L’ossidazione del metallo è un’operazione semplice o complessa? Sicuramente è di stampo artistico.
Attraverso un controllo che permette di partire da un processo naturale, il reparto progettazione di Planium ottiene dal Rame e dall’Ottone un’ossidazione che porta risultati cromatici sorprendenti. Non solo. Anche l’apparentemente più “costante” acciaio può essere ossidato per risultati creativi.
Già sperimentata per il Fuorisalone milanese di giugno, ora questa tecnologia torna protagonista per il brand che ha ideato nuove texture con colori brillanti che si aggiungono a quelli ricavati mesi fa.
Il giallo dell’Ottone più cangiante accentua la sua luminosità, per vette “solari” così come l’acciaio ossidato della Galleria nella Design Week era invece “selenico” poiché ispirato alla luna. Giallo zinco, navone, quindi chiaro e splendente, lontano dal giallo dorato con note di verde dell’Ottone iniziale dal quale ora si discosta per vertici “brillanti”. Anche però un Ottone che tende a un Blu sgargiante, cobalto, oltremare.
Ora due lastre nuove esaltano due contrasti cromatici differenti con il Rame e con l’Ottone.
Il primo mostra una certa complementarietà tra il Rame luminoso nel suo stadio naturale, in forme che ricordano terre emerse – con contorni un po’ alla Matisse! - sopra i mari del blu e degli azzurri dello stesso metallo ossidato: toni che vanno dal cobalto fino anche ai più freddi pervinca e fiordaliso.
Anche l’altra lastra, ossidazione questa dell’Ottone, va un po’ sul tema della morfologia e qui potremmo dire che il contrasto di colori è forse meno accentuato, in virtù del fatto che anzi troviamo ancora una volta il tema cromatico terra-acqua che va dal marrone cedro a gialli opachi (sabbia, avorio) fino a verdi marini come il Verde salvia, verdi freddi di indubbia eleganza confinanti quasi con i grigi.
Va ricordato infatti che l’Ottone ha una tonalità dorata ma fredda che con l’ossidazione dirompe in colori come i Cerulei, gli azzurri, il Turchese, il Blu oltremare.
Quali tinte avevano dominato le texture della collezione di arazzi, invece? Segale, zinco, avorio per i gialli bucolici legati ai ramati; o anche giallo curry, beige grigiastro, beige marrone, paglierino, miele. Ceruleo, blu acciaio, denim per gli azzurrati. Ocra, verde cinabro, verdone, olivastro, terra di Cassel, fulvo. Tonalità disparate che troviamo anche in questa texture, rimescolandone le composizioni e gli accostamenti.
Sullo shop Planium puoi vedere tutta la collezione Planium sviluppatasi negli anni (https://www.planium.it/IT/shop/categories/Arte+%7C+Metal-morphosis+/2), incrementando le tecniche di conoscenza di questo intramontabile materiale che è il metallo.
Acciai, Rame, Ottone in diversi trattamenti e rese estetiche per pavimenti e rivestimenti al servizio dell’architettura e del Design.